Recensione: Il trono di ghiaccio di Sarah J. Maas

Buon lunedì a tutti! Mentre scrivo mi sto lentamente sciogliendo dato che fuori ci sono circa una trentina di gradi, forse di più. Quanto mi manca la pioggia...
Ieri sera in patria è ripartito True Blood così questa mattina mi sono gustata la puntata tanto attesa, questa serie rimane la schifezza più bella che abbia mai visto e Eric è quel che è, crea dipendenza da blob rosso.
Oggi mi sono decisa a scrivere la recensione di quello che per me era il libro più atteso dell'anno, essendo estremamente influenzabile dal punto di vista letture mi sono lasciata trasportare dalle recensioni entusiaste che regnavano oltreoceano e ne è valsa la pena.

Voto: 4.5
Titolo: Il trono di ghiaccio
Serie: Il trono di ghiaccio #1
Autore: Sarah J. Maas
Prezzo: 17.00
Trama: Nessuno esce vivo dalle miniere di Endovier. Celaena, la migliore assassina nel regno di Adarlan, è lì rinchiusa da un anno e quando le offrono la possibilità di diventare sicario di corte, non esita neppure un istante ad accettare. Ma la lotta è appena all'inizio: Celaena deve affrontare ventitré contendenti. Se vincerà, diventerà la paladina del re e dopo quattro anni di servizio sarà libera. Il Principe Ereditario è il suo maggiore alleato. Il Capitano delie Guardie la protegge. Entrambi la amano. Ma l'amore e il talento non bastano per vincere. Nel castello un pericolo insidioso è in agguato, e ben presto Celaena capisce che le persone di cui fidarsi sono sempre meno... A lei spetta il compito di estirpare l'oscura minaccia, prima che distrugga il loro mondo.

Recensione

L'assassina di Adarlan, Celaena, un nome che ha fatto tremare molti. 

Tra le miniere di Endovier, quel posto il cui nome viene pronunciato spesso con una nota di paura, lo stesso che lei non riesce a chiamare casa nonostante sia l'unica sopravvissuta tra le sue mura abbastanza a lungo da farlo.Quello che le rimane adesso sono solo gli stracchi che indossa, troppo mal messi per coprire le cicatrici delle frustate e troppo sporchi per intravedere la forte ragazza di un tempo. 

La rabbia però supera di gran lunga la stanchezza, grazie al suo passato burrascoso e ai duri allenamenti è diventata quel tipo di persona in grado di trasformare qualsiasi oggetto in un'arma efficace e quel tipo di ragazza che, ancora prima di ammirare l'ampiezza e il lusso delle stanze in cui viene scortata, si concede più di qualche sguardo furtivo per notare tutte le possibili vie di fuga e calcolare anche i modi più strani per mettere fuori gioco gli uomini che pensano di averla in pugno.

Quando pensa sia arrivato il suo momento, l'ultima passeggiata con destinazione morte, si trova invece davanti al principe Dorian che ha affrontato un lungo viaggio per poterla trovare. 

Tutto quello che le chiede è di diventare la paladina del Re, tutto quello che le promette è la libertà. Dopo un anno di torture anche solo sentire pronunciare la parola libertà è un piccolo assaggio di tutto quello che ha perduto e dell'unica cosa che desidera davvero, partecipare ad un torneo con altri ventitré possibili paladini è quello che deve fare per avvicinarsi al traguardo.

Le è stato detto che arrivare secondi è solo un modo più carino per chiamare il primo tra i perdenti, è sicura di vincere perché il primo è l'unico posto del quale si potrebbe accontentare e diventare il braccio destro dell'orribile uomo che siede sul trono e che con una parola potrebbe ordinare la sua esecuzione anche senza motivo non è poi così male se è il prezzo che deve pagare per riavere la sua vita.

Arrogante e determinata, Celaena, è pronta a tutto e al suo fianco ci sono Chaol, giovane capitano della guardia reale, e il principe. 

"Un'incantevole ragazza fissava le stelle e le stelle ricambiavano il suo sguardo"

Presto, prestissimo, Dorian non vede più soltanto una possibile paladina per il padre e Chaol, che lo voglia ammettere o no, riesce a parlarle come a nessun'altro, come se lei non fosse un'assassina con il viso di un angelo.

L'ho aspettato da così tanto tempo che quando finalmente si è materializzato tra le mie mani ho congedato il corriere con uno sguardo sognante e gli ho sbattuto la porta in faccia balbettando un saluto, mi sono fiondata sulla poltrona più vicina e l'ho semplicemente fissato per minuti interminabili perché avevo paura di essere delusa. Così non è stato.

Con lo stile accattivante dell'autrice veniamo a contatto con un mondo ricco di misteri, di crudeltà ma anche di magia, si vede proprio che il Re di Adarlan non è riuscito a bandirla del tutto. Attraverso gli occhi dei personaggi vediamo i contorni di una storia dal fascino affilato come la lama della spada di Celaena, una vera eroina pronta ad infilzare i cattivi e a cacciare il male sotto ogni forma. 

La protagonista pretende di diventare nostra amica, ne è sicura come è sicura di vincere anche se ogni tanto vacilla, ma non è nemmeno colpa sua dato che la Maas l'ha creata così. Arobynn l'ha resa un'assassina ma non è solo questo, è una ragazza con un carattere reso forte dalle esperienze passate, è consapevolmente bella e intelligente. Quando non passa il tempo a sfogarsi contro fantocci o ad allenarsi a colpi di spada con l'amico del principe, si rifugia tra letture di ogni genere e la pila dei suoi libri cresce tanto quanto le nostre. E' testarda, curiosa e una gran chiacchierona ma grazie a quest'ultimo aspetto possiamo scucire qualche parolina in più al troppo riservato Chaol che in presenza dell'assassina sorride molte più volte di quante abbia fatto in tutta la sua vita. 
Si fa leggere in velocità, parte leggero per crescere e crescere in uno scoppio di adrenalina e piano piano riuscire a scalfire il cuore di pietra della protagonista che suonando il piano racchiude il passato in qualche lacrima dispettosa che scivola lungo la guancia. L'assassina più dolce di tutte.

Penso che sia la prossima serie a cui aggrapparsi, con le sfumature fantasy che la rendono ancora più irresistibile. Finisce con un sorriso misto a tristezza perché i saluti sono sempre difficili ma non è un addio perché ci aspettano altre avventure e un futuro ignoto.