mercoledì 24 luglio 2013

Recensione: Cercando Alaska di John Green

Ciao a tutti! Come ve la passate? A me pare che il sole si stia avvicinando pericolosamente o che la terra sia diventata una specie di pentola gigante e noi siamo le patatine messe a friggere. Approfittando del caldo mi sono vista Orphan Black, una serie stupenda, e qualche filmetto come Now you see me che mi è piaciuto molto e Spring breakers che ho trovato orribilmente orribile.
La settimana scorsa non sono riuscita a leggere molto per la febbre ma adesso che mi sono ripresa volevo scrivere qualcosa dato che non lo faccio da giorni e la scelta è ricaduta su...

Voto: 4 +
Titolo: Cercando Alaska
Autore: John Green
Prezzo: 5.90
Trama: Miles Halter ha sedici anni e sente di non aver ancora veramente vissuto. Assentato di esperienze lascia il tranquillo nido familiare per cercare il suo Grande Forse a Culver Creek, un prestigioso liceo in Alabama. E qui la sua vita prenderà finalmente un altro passo. Culver Creek sarà il luogo di tutte le cose possibili. E di tutte le prime volte. E' lì che conosce Alaska Young. Brillante, spiritosa, imprevedibile, intelligente e spavalda, sexy quanto non lo si può essere, per Miles diventa un pensiero fisso, una magnifica ossessione e un enigma. Lei lo attira nel suo mondo, lo lancia nel Grande Forse, e gli ruba il cuore. Poi... niente sarà più come prima. 

Recensione

Il collezionista di ultime parole. Miles Halter è questo, un collezionista. Gli dai un nome, un cognome e lui con un sorriso d'orgoglio ti regala le ultime parole di qualche sconosciuto. A volte sembrano piccole perle di saggezza, come se negli ultimi istanti di vita le persone si trasformassero tutte in poeti, altre volte assomigliano più all'inizio di qualche barzelletta. "Vado a cercare un Grande Forse" sono state quelle di François Rabelais, parole che gli hanno fatto aprire gli occhi. 
Un arrivederci non troppo doloroso ad una vita un tantino vuota, un bacio sulla guancia ed un abbraccio ai genitori e via! Miles fa i bagagli per un'avventura non troppo avventurosa, una di quelle che portano a guerre combattute tra banchi di scuola e il naso immerso in libri pesanti come mattoni. 
Chip detto anche Colonnello, un ragazzo basso e robusto con tutte le carte in regola per essere etichettato come Adone in miniatura, è il suo compagno di stanza. Alaska è la mente della compagnia, la migliore amica del Colonnello, la ragazza più bella che abbia mai visto e allo stesso tempo quella più incomprensibile. Adotta libri a tempo pieno e colleziona sigarette come lui fa con le ultime parole soltanto che invece di conservarle le fuma, ha un carattere ribelle ed incredibilmente ironico, è testarda e determinata a scoprire come uscire dal suo labirinto della vita, di dolore. 
Per Miles inizia così una nuova raccolta, la prima sigaretta (probabilmente l'ultima), il primo bacio, il primo scherzo, il primo amico, il primo amore... un'infinità di prime cose che lo guidano verso il suo Grande Forse o che ne fanno parte.
In un liceo dell'Alabama trova molto più di quello che stava cercando, una famiglia che sembra aver adottato le sue gambette da pollo e quello che sorreggono per ribattezzarlo ironicamente Ciccio, un gruppo di amici che gli ha insegnato a vivere. Culver Creek lo inghiotte ed entra in una serissima spirale di scherzi organizzata dagli studenti con puro scopo di vendetta, vendetta contro i figli di papà che possono permettersi quasi tutto e quel che non rientra nel tutto te lo strappano coi denti. Tra capelli blu, petardi come tattica diversiva e piani di proporzioni disumane l'amicizia si fa più solida, Alaska diventa un chiodo fisso, un sogno ad occhi aperti e per un momento anche una realtà. Miles e Alaka, solo per un momento.
Una notte che sembrava l'inizio di qualcosa diventa per sempre la fine, si spezza un filo conduttore nella vita di tutti perché da un giorno all'altro la certezza del suo sorriso, del suo immergersi nel mondo dei videogames a tutto volume, vivono solo nei ricordi. Perché? E' una domanda, è la domanda, quella alla quale cercano risposta ma non vogliono trovarne una. Ci sarà forse meno dolore se capiscono com'è morta o se si è suicidata? Una risposta non può portare indietro nessuno, nemmeno Alaska.

All'inizio non sembrava John Green ma dieci pagine di un libro preso a caso, soltanto che questo non è un libro a caso. Lo scrittore di Colpa delle stelle però non si smentisce e presto si riconosce tra i suoi personaggi e tra i loro dialoghi ricchi di umorismo perché è questo il punto forte, le risate che strappa sono una specie parola magica in grado di far aprire il nostro cuore. 
Leggere Cercando Alaska è come sedersi a fianco ad un caro amico e aspettare che ti racconti la sua storia, con un sorriso imbarazzato inizia timoroso ma procede fiero con quelle pazze avventure adolescenziali che si ricordano per tutta la vita. Da un lato è anche come essere Miles e vivere le sue prime volte per ricordare le nostre, essere Miles che cerca il suo forse mentre noi cerchiamo il nostro. Siamo lui ma lo vediamo anche da fuori mentre da collezionista di ultime parole diventa quello delle prime cose e poi intravediamo in lui il piccolo collezionista di Alaska, quello che custodiva ogni sua azione come un tesoro nascosto. Un ragazzo che si preoccupa perché non può sapere quali sono state le sue ultime parole, che come fanno tutti trattiene le risate isteriche per la stupidità delle ultime che le ha rivolto, un ragazzo che non capisce ancora che per essere magiche o importanti le parole non hanno bisogno di essere pronunciate in punto di morte. 
E' sempre lo stesso discorso, essere fan di John Green fa più male che bene perché ha la strana abitudine di far morire i suoi personaggi senza preavviso, sfogliamo le pagine sorridendo finché non troviamo quella che battezzerei "la serial killer", quella che con tutta probabilità si era pensato di colorare di nero, che è stata scritta per spezzarci il cuore ancora e ancora e ancora, non una ma un milione di volte. E' come se fosse una lunga e felice illusione che ti guida alla triste verità.
Cercando Alaska è un libro unico come tutti quelli che portano la firma di quest'autore in copertina, scritto in modo semplice ma d'impatto, familiare e divertente anche tra le lacrime.

33 commenti:

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    1. Ribadisco, amo questo libro e - non c'entra una ceppa - amo Underemployed: devo vedere l'ultimissimo episodio! Che tristezza :(

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    2. Solo un pazzo non ama i libri di Green. Ma lo sai che ho preso un colpo quando ho letto di Alaska? Ma cavolo, perché i suoi personaggi fanno sempre questa fine? ç-ç

      Underemployed mi fa ridere un mondo ma nell'ultima puntata volevo piangere assieme a Lou :')

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  2. Prima di leggere il commento di Mik volevo scrivere la stessa cosa LOL non ho trovato altre parole, così... anch'io amo questo libro. *O*

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    1. Gli ho dato 4più solo perché mi è piaciuto di più Colpa delle stelle ma un quattro di John Green vale come un cento eheheh

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  3. l'ho appena scambiato e non vedo l'ora mi arrivi *_*

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  4. devo leggerlo..credo sia vergognoso non averlo ancora in casa...

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    1. Ahahah la pensavo così anch'io finché non l'ho preso, su Libraccio non so se c'è ancora ma se guardi puoi trovarlo tra i remainders a poco più di due euro ^^

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  5. tutti ne parlano con entusiasmo, vorra pur dire qualcosa? Certo, ceh devo leggerlo! :)

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    1. Per forza devi leggerlo, si parla di John Green *^*

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  6. Complimenti per la recensione, imho recensire John Green è difficilissimo: è troppo bravo.

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    1. Io lo adoro, non so...penso che potrei farmi adottare da lui o sposarlo, una delle due. Ogni tanto lo vedo anche in tv su un canale semisconosciuto che parla di non so cosa perché l'audio è fuori sincrono ma lo guardo lo stesso perché è lui xD

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  7. Ancora devo leggerlo, ma non vedo l'ora :) amo troppo Green e il suo modo di raccontare le storie!

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    1. Lo adorerai, ne sono sicura. Io devo leggere Città di carta al più presto!

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  8. Mi accodo a Mik e Vero: AMO QUESTO LIBRO, come tutti quelli di Green d'altronde. Capacità narrativa e personaggi favolosi *-*
    btw mi piacciono anche le immagini che metti nelle recensioni :)

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    1. E' piaciuto molto anche a me e i personaggi sono tutti fantastici, Takumi e il suo cappello con la volpe sono insuperabili. Non riesco a smettere di pensarci xD

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  9. Perchè non mi sono ancora procurata questo libro??? Dopo la tua recensione e i "AMO QUESTO LIBRO" non ho scampo!! :)

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    1. Leggilo subito! Pensavo di essere rimasta l'unica a non averlo letto e invece siete in troppe, dovete leggerlo assolutamente. Tutti i libri di Green sono obbligatori *o*

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  10. Devo leggerlo al più presto ** Giusto perché sono una di quelle (pochissime) persone a cui TFioS ha lasciato un po' così così, e sono curiosa di vedere se questo sarà il libro che mi farà ufficialmente innamorare di Green. Un po' lo spero, perché mi sento sempre lasciata fuori dai gruppi cool ùù

    Parlando d'altro: ieri ho finito il recupero di Suits e sono innamorata ** Perché ho aspettato tanto a guardarlo? Ora sarà una tortura dover attendere una settimana per i nuovi episodi ;_;

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    1. Ahahahah, a dir la verità io gli ho dato quattro proprio perché mi è piaciuto meno di TFioS ma si senta che c'è Green e io lo adoro. Magari a te questo piacerà di più!

      Visto? Lo sapevo, Suits è stupendo. Già con il pitol mi ero innamorata e ad ogni puntata rido come una matta, Donna sulla 3x01 che si diverte a prendere in giro Louis è formidabile xD
      Rachel mi piace sempre meno :/

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    2. Infatti proprio perché Looking for Alaska è solitamente un po' meno apprezzato di TFioS magari a me piacerà di più, dato che io a quanto pare funziono al contrario xD

      Sul serio, è stupendo ** Le prime puntate mi erano piaciute ma non mi avevano convinto troppo, poi a partire dalla fine della prima stagione è scattato qualcosa ed è stato amore *w* Non ho neanche letto in questi giorni perché ero impegnata con il mio recupero, era da una vita che una serie non mi appassionava così tanto xD Donna è il mio mito personale e Louis lo adoro, anche se a volte mi fa davvero tanta pena (come nell'ultimo episodio ;_;). Rachel io la tollero solo quando è affiancata a Donna (perché lei è talmente figa che riesce a rendere tutti più simpatici ùù), mentre accanto a Mike è soporifera. Ma anche Mike mi piace poco, a volte è proprio insopportabile -.- E confermo quanto avevo detto qualche giorno fa: Harvey e Donna OTP forevah and evah.

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    3. Ahahah xD

      Donna è il mio mito assoluto, non mi ricordo che stagione è ma adoro quando esce con Rachel e fanno finta di avere lavori prestigiosi, poi lei ne viene fuori con: "Sono un rabbino" ahahahah xD
      A volte fa pena anche a me, soprattutto quando ce l'avevano tutti con lui :( Rachel potrebbero anche toglierla dalla serie per quanto me ne importa invece Mike è andato peggiorando.
      Harvey e Donna *u* chissà quando succederà, forse mai ç-ç

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    4. Ahaha Harriet Specter e Michelle Ross XD "I've got a photographic memory. Pretty much a legal superhero", vedi che quando è con Donna Rachel da il meglio di sé? ùù E' solo quando interagisce con Mike che diventa una lagna.
      E Mike fa troppo il moralista per i miei gusti. Boh, mi sembra che non capisca davvero la sua situazione e tutto quello che Harvey fa per lui :/
      Succederà, succederà. Insomma DEVE succedere, in un modo o nell'altro. Adesso deve anche arrivare questo British Harvey che penso porterà un po' di confusione fra i due. Mi piacerebbe un sacco vedere Harvey geloso ùù

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    5. E' una delle mie scene preferite xD Adesso che si mette anche a difendere Mike discutendo con Donna mi fa infuriare sempre di più. Lui poi che fa tutto senza pensare con Harvey che rischia per lui ogni secondo nono, ci vuole un cambiamento u-u
      Ieri sera che ho visto la seconda puntata sono rimasta da schifo per Louis! Poverino, era pronto a farlo entrare nel Team Litt e poi li vede lì che si battono il cinque...
      Non aspetto altro che la terza puntata, Donna mi sembra un po' presa da questo British Harvey *o* e il vero Harvey geloso lo devo vedere assolutamente.

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    6. Louis è un personaggio fantastico, ci vorrebbero più persone nel team Litt ;_; Sono contenta che Mike e Harvey abbiano fatto pace, però sarebbe stato interessante vedere Mike con Louis, avrebbe cambiato un po' le dinamiche della serie. Io non vedo l'ora di incontrare questo British Harvey, la cosa promette molto bene *w* Domani mi guardo l'episodio in inglese, non ce la faccio ad aspettare i sub xD

      Comunque ti chiedo scusa perché ho trasformato la tua recensione in una discussione su Suits, chiedo umilmente perdono!

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    7. Mike è una specie di piaga che fa soffrire un po' tutti, forse è meglio che non sia finito con Luis...secondo me a lui basterebbe una segretaria fotocopia di Donna. Ce l'ha una sorella? xD
      Mi sa che finisco anch'io col guardarmi l'episodio in lingua!

      Ahahahah a me fa piacere parlare di Suits dato che solitamente lo devo fare fra me e me.

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    8. Ahah ci stavo pensando che a Louis una segretaria come Donna farebbe proprio bene (ma una come Donna farebbe bene a tutti). Però adoro il fatto che tutti nominino continuamente Norma senza farcela mai vedere xD
      Io alla fine l'ho visto stamattina in lingua e posso solo dire che questo British Harvey mi attira assai! ** Se ne vedranno delle belle, ne sono sicura.

      Aaaah bene! Io sono nella stessa situazione, al momento sto cercando di convincere mia sorella a guardarlo, ma con scarso successo. It's her loss ù.ù

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    9. AHAHAH me l'ero dimenticata, voglio vedere Norma!
      L'ho visto anch'io ieri, British Harvey è proprio la versione british di Harvey...a Donna piace = a me piace *u*

      Di a tua sorella che deve vederlo perché LO DICO IO, ultimamente riesco a convincere tanta gente xD

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  11. Che bello quando hai scritto che leggere Cercando Alaska è come sedersi accanto ad un amico caro aspettando che ti racconti la sua storia, concordo assolutamente(:
    Non dimenticherò mai quei freddi giorni di gennaio in cui ho letto questo romanzo, mi ha fatto riflettere come nessun altro libro ci era riuscito ed è entrato con prepotenza nel mio cuore senza più andarsene<3. Poi è stato il romanzo che mi ha fatto conoscere quel sadico di Green, non posso che esserne enormemente grata(:

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    1. E' la sensazione che mi ha dato ^^
      Penso che mi sia piaciuto meno rispetto a Colpa delle stelle solo perché quello è stato il mio primo libro di Green e la prima volta non si scorda mai, giusto? Come tu l'hai conosciuto con Cercando Alaska io l'ho fatto con Colpa delle stelle, l'amore assoluto <3

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  12. Ma perché cavolo non mi decido a leggere questo libro?
    Bella recensione! *-*

    Sul serio devo leggerlo al più presto! Non ho più scuse! ;)

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    1. Ugh, mi ero persa il commento ma se ancora non hai letto Cercando Alaska devi rimediare! ^^
      Da qualche parte devo avere l'ebook quindi se lo vuoi non ci sono problemi, basta chiedere.

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